I comandi militari tedeschi avevano deciso di inaugurare il nuovo anno con un massiccio rastrellamento dell’Appennino occidentale. Già durante la prima settimana di gennaio, reparti tedeschi e fascisti risalirono le strade che dalla collina portavano sui monti presidiati dai partigiani. Una di queste colonne, composta da circa 200 fascisti della divisione “Italia”, comandata da ufficiali tedeschi, mentre attraversava il paese di Varano Marchesi venne in contatto con un reparto partigiano della 31ma Brigata Garibaldi “Copelli”. Nel breve scontro che seguì, due militari rimasero uccisi e ciò fu sufficiente per far scattare il rastrellamento nella zona. La canonica del paese venne trasformata in presidio militare e i reparti invasero le colline circostanti. Per una settimana circa i soldati passarono al setaccio l’intero territorio collinare del comune di Medesano, fucilando e arrestando partigiani e civili sospettati di collaborare con il movimento di liberazione. In breve le celle della canonica furono piene di persone da interrogare. Alcuni prigionieri sarebbero stati liberati, i più furono fucilati o deportati nei territori del Reich. In totale furono uccise 22 persone, tra civili e partigiani, catturati nei dieci giorni di permanenza tra quelle campagne.
Data: 06/01/1945
Comune: Medesano
Località: Varano Marchesi
Autore/i: militari italiani della divisione “Italia” al comando di ufficiali tedeschi
Vittime: 4 civili
Descrizione: Enrico Lori (Medesano, 60 anni), Dino Pastori (Medesano, 46 anni), Luigi Terbisi (Varano Marchesi, 49 anni) Attilio Pastotti (Varano Marchesi, 47 anni)
Modalità di esecuzione: fucilazione
Lapide/monumento: cippo posto nei pressi del cimitero di Varano Marchesi
Riferimenti bibliografici / archivistici: Vittorio Barbieri, “La popolazione civile di Parma nella guerra ’40-‘45”, Parma 1975; Marco Minardi, “Lotta partigiana nella collina parmense. Medesano 1943-45”, Comune di Medesano, Provincia di Parma, Parma 2004