Primi eccidi

1944.03.17 Valmozzola

Il mattino del 12 marzo 1944 una “banda di ribelli” comandata dal partigiano “Mario Betti” assaltò  la stazione ferroviaria di Valmozzola bloccando il treno fermo sui binari. Obiettivo dell’azione: liberare un nucleo di renitenti alla leva catturati nel pontremolese e destinati ad essere processati a Parma. Intimata la resa, i militari di scorta ai prigionieri reagirono: nello scontro che seguì persero la vita il comandante della banda partigiana e alcuni militi fascisti fra i quali due ufficiali della Xma Mas. I renitenti alla leva vennero liberati, i militari superstiti vennero fatti prigionieri mentre i partigiani, abbandonata la stazione, si rifugiarono nuovamente in montagna. In seguito sei prigionieri vennero fucilati, mentre gli altri, tra cui alcuni tedeschi, vennero successivamente liberati. La rappresaglia fascista fu immediata. Il 17 marzo militi della Xma Mas prelevarono otto partigiani detenuti nelle carceri di Pontremoli; condotti sul luogo dell’assalto a Valmozzola, vennero fucilati tutti tranne uno, graziato all’ultimo momento grazie alla sua giovane età e all’azione persuasiva messa in atto dagli altri condannati. Questi infatti convinsero il comandante del plotone a risparmiare il giovane il quale, a loro dire, non aveva nulla a che fare con il movimento partigiano. Tra i fucilati due disertori russi che si erano uniti al movimento di Liberazione. Si trattò della prima azione di rappresaglia fascista nel Parmense contro uomini della Resistenza.

Data: 17/03/1944

Comune: Valmozzola

Località: stazione

Autore/i: Battaglione “Lupo” della XMas

Vittime: 7 partigiani prelevati dalle carceri di Pontremoli

Descrizione: Dino Girini (Lerici, 18 anni), Chierasco Ubaldi (La Spezia, 22 anni), Gino Parenti (La Spezia, 20 anni),  Angelo Torgu (San Terenzo, 20 anni), Giuseppe Tendola (Sarzana, 19 anni), Michele Tartufian (Urss,23 anni), Vassilj Belakoski (Urss, 30 anni)

Modalità di esecuzione: fucilazione nel prato detto “delle fiere”

Lapide/monumento: monumento in marmo posto al centro del campo

Riferimenti bibliografici / archivistici: G.Vietti, “L’alta Val Taro nella Resistenza”, ANPI-Parma,1980, pagg.107-118; A. Ubaldi, “Omaggio a Mario Betti”, Anpi, Parma, 2004.

 

 

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