Il 31 gennaio 1944 una squadra di giovani fascisti marciava spavalda per le vie del centro per richiamare tutti all’obbedienza al fascismo repubblicano. Tra gli obiettivi i caffè del centro frequentati dai giovani antifascisti e, più in generale, da non fascisti. Mentre scendevano per via Cavour, una bomba esplose all’improvviso e uno di loro cadde a terra ferito mortalmente. La responsabilità dell’incidente venne fatta ricadere, genericamente, sul movimento antifascista. Quella notte Tommaso Barbieri (industriale, 54 anni), Ercole Mason (ragioniere, libero professionista, 66 anni) ed Emmo Valla (funzionario delle Poste, 58 anni), conosciuti in città anche per i loro sentimenti antifascisti, furono svegliati, trascinati fuori e assassinati davanti alle loro abitazioni da sicari neofascisti rimasti ignoti.
Data: 01/02/1944
Comune: Parma
Località: Parma città
Autore/i: Fascisti
Vittime: 3 Antifascisti
Descrizione: Tommaso Barbieri (54 anni) antifascista, imprenditore e proprietario delle Officine Meccaniche situate a Barriera Bixio e qui residente; Ercole Mason (66 anni) antifascista, ragioniere, libero professionista, residente a Palazzo Soragna, via al Ponte Caprazucca; Emmo Valla (58 anni), antifascista e collaboratore del Comitato di Liberazione, funzionario delle Poste, residente in borgo Valla
Modalità di esecuzione: giustiziati davanti alle rispettive abitazioni
Esposizione delle vittime: abbandonati nei luoghi dell’eccidio fino alle prime ore del mattino
Riferimenti bibliografici / archivistici: Dante Gorreri, “Un popolo in armi per conquistare la libertà”, Gazzetta di Parma, Parma, 1975