Avevano deciso di disertare dall’esercito fascista (Divisione Monterosa) e di spostarsi verso casa, nel modenese, prima di arruolarsi tra i partigiani. Erano in quattro. Non giunsero mai a destinazione. Durante il tragitto che li avrebbe dovuti condurre nella zona di Montefiorino, vennero catturati nei pressi di Tizzano Val Parma dai militari tedeschi impegnati in azioni di rastrellamento antipartigiani. Non li fucilarono subito; li costrinsero a trasportare il materiale militare come fossero muli da soma. Giunti all’altezza della frazione di Capriglio, il comandante del reparto decise che era giunto il momento di eliminare i quattro prigionieri. Provati dalla fatica e dalle botte ricevute durante il tragitto, furono costretti a scavare le proprie fosse prima che le raffiche di mitra li uccidessero tutti tranne uno che, solo ferito, riuscì a salvarsi fingendosi morto.
Data: 24/11/1944
Comune: Tizzano Val Parma
Località: Capriglio
Autore/i: militari tedeschi
Vittime: 3 disertori
Descrizione: Ivo Morselli (20 anni), Silvio Rossi (20 anni), Corinno Chiesi (20 anni)
Modalità di esecuzione: fucilazione
Lapide/monumento: cippo posto davanti al cimitero di Capriglio
Riferimenti bibliografici / archivistici: Vittorio Barbieri, “La popolazione civile di Parma nella guerra ’40-‘45”, Parma 1975; Leonardo Tarantini, “La Resistenza armata nel Parmense. Organizzazione e attività operativa”, Istituto storico della Resistenza di Parma, Parma 1978