Lotta alle "bande"

1944.09.01 Parma

Le settimane che accompagnarono la fine dell’estate del 1944 rappresentarono uno dei momenti più dolorosi e tragici della guerra per il movimento di liberazione antifascista e per la città. Il 31 agosto un nucleo partigiano uccise in un agguato due esponenti della Brigata Nera cittadina provocando la reazione immediata e violenta dei fascisti locali. Uomini in divisa nera percorsero in formazione il quartiere popolare dell’Oltretorrente, seminando terrore e distruggendo numerosi servizi pubblici perché frequentati da antifascisti in Piazzale Corridoni e nella centralissima via D’Azeglio. Durante quella tragica spedizione perse la vita Cleonice Cavalca, colpevole di essersi affacciata alla finestra di casa al passaggio dei fascisti. Nelle stesse ore squadre di brigatisti neri “attaccarono” le casa comunali in via Venezia (capannoni del Cristo) dove presumevano abitassero alcuni dei partigiani che avevano partecipato all’azione del pomeriggio sparando sulle case dal terrapieno della ferrovia, ferendo diversi abitanti dei quali alcuni in modo grave.

Ma il peggio doveva ancora accadere. Quella notte dalla “caserma”di via Walter Branchi ormai affollata di antifascisti e di loro familiari, sequestrati e segregati nel corso di quelle settimane, vennero prelevati sette prigionieri e trascinati, già moribondi per le percosse subite durante la detenzione, in piazza Garibaldi. Nel silenzio, alla sola presenza delle autorità tedesche e fasciste, i sette vennero finiti a colpi di arma da fuoco.

I loro corpi furono trasportati, notte tempo, al cimitero della Villetta dove furono abbandonati davanti al cancello d’ingresso fino alla mattina successiva.

Data: 01/09/1944

Comune: Parma

Località: piazza Garibaldi

Autore/i: Brigata Nera

Vittime: 7 partigiani/antifascisti

Descrizione: Giuseppe Barbieri (Parma, 30 anni), Vincenzo Ferrari (Parma, 41 anni), Gedeone Ferrarini (San Pancrazio, 39 anni), Afro Fanfoni (S. Secondo, 40 anni), Eleuterio Massari (Parma, 42 anni), Ottavio Pattacini (Sant’Ilario d’Enza, 38 anni), Bruno Vescovi (Parma, 19 anni)

Modalità di esecuzione: fucilazione

Monumento/lapide: lapide posta sulla facciata del Palazzo del Governatore in piazza Garibaldi

Riferimenti bibliografici / archivistici: Dante Gorreri, Parma ’43. Un popolo in armi per conquistare la libertà, Parma 1975, Marco Minardi, l’ultima notte d’agosto. Il martirio di Giuseppe Barbieri, Clueb, Bologna 2003

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